La raccolta del fondo Ugo Saitta è in gran parte incentrata sulla storia e le tradizioni della Sicilia. L’obiettivo del regista è stato quello di dare visibilità attraverso il cinema, alla ricostruzione sociale, all’attività turistica, alle bellezze paesaggistiche ed artistiche dell’isola, per promuoverne una sorta di riscatto culturale. E’ il caso dei documentari L’Etna è bianco (1947), Travelling in Sicily (1960), Itinerario Etna (1960), La riviera dei tre golfi (1960), Siace ’67 (1967), Etna quota 3000 (1976), e del suo ultimo lavoro E’ Sicilia (1981). Il cinegiornale Volto di Sicilia (1951-1962/1969) è dedicato invece all’informazione giornalistica e grazie alla preziosa collaborazione di Giuseppe Fava come caporedattore di quasi tutti i diciannove servizi, vengono affrontati anche temi di carattere sociale come il terremoto del ’68 nella Valle del Belice, o temi di ordine politico-economico come la realizzazione del polo petrolchimico di Gela. Una nota a parte merita il cortometraggio di animazione Pisicchio e Melisenda (1938), realizzato con la tecnica del puppet animation che non ha precedenti nazionali, poiché in quegli anni in Italia non esistevano ancora scuole di animazione.