Istituito con le leggi regionali n. 80 del 1977 e n. 116 del 1980, provvede alla ricerca, raccolta, conservazione e valorizzazione dei fondi fotografici storici acquisiti dal CRICD e alla realizzazione di campagne fotografiche per la documentazione dei beni culturali e ambientali della Sicilia.
I fondi fotografici, appartenuti a noti fotografi e collezionisti, sono di rilevante interesse in quanto testimoniano la storia della Sicilia, il patrimonio culturale isolano, le prime tecniche dagherrotipiche, l’evoluzione della fotografia e degli strumenti fotografici.
Il fondo Arezzo di Trifiletti è la collezione più storica e variegata di tecniche fotografiche (dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, carte salate, albumine, collodi, gelatine ai sali argentici, aristotipi) e di tipologie di album come gli album carillion con cartes de visite, album di fattura pregiata di famiglie aristocratiche come i Chiaramonte Bordonaro di Gebbia Rossa, Lanza di Butera, Alliata di Pietratagliata e alto-borghesi come i Florio e i Whitaker.
Tra gli altri fondi, annoveriamo Ierardi, Mirisola e Prestipino con fotografie formato mezzana legate al Grand Tour, il fondo Pansini con il cofanetto “Sicily” contenente stampe stereoscopiche, il fondo Rutelli con due album dedicati all’architettura palermitana. Inoltre, corpus fotografici dei fotografi stessi come i ritrattisti Enrico e Pietro Seffer, Benedetto e Eugenio Bronzetti, o fotografi amatoriali come Carlo Milazzo (Fondo Giordano).
L’archivio conserva anche beni fotografici della seconda metà del ‘900: fondo Ente per i Palazzi e le Ville di Sicilia con fotografie di architetture siciliane; il fondo ORAO con diapositive in pellicola scattate in Sicilia; K&B News e Laboratorio Immagine con temi antropologici; Kronos e Bellaroto Patti con scatti eterogenei.
Tra le ultime acquisizioni, i fondi contemporanei del giornalista Sergio Palumbo e del professore Paolo Morello con gli ex-voto di Antonio Biasiucci.
A corredo di alcuni fondi fotografici ci sono anche apparecchiature e strumenti fotografici.