Il fondo è costituito dai primi dieci documentari, realizzati ed autoprodotti dal regista tra il 1954 ed il 1959 in Sicilia, in Sardegna ed in Calabria: Lu tempu di lu pisci spata, Isole di fuoco, Surfarara, Pasqua in Sicilia, Contadini del mare, Parabola d’oro, Pescherecci, Pastori di Orgosolo, Un giorno in Barbagia, I dimenticati. Si tratta di opere dedicate a un mondo di umili che scompare, pescatori, contadini e pastori, caratterizzate dall’assenza di qualsiasi commento fuori campo, ma con ampio spazio a voci e rumori dal vivo.
Ad essi si aggiungono i tre lungometraggi Banditi a Orgosolo (1961), in cui la vicenda di Michele, pastore/bandito sardo, si inserisce nella drammatica realtà sociale della Barbagia, Un uomo a metà (1966), film intimista dedicato alla psicoanalisi e L’invitata (1969), tratto da un soggetto di Tonino Guerra, con Joanna Shimkus e Michel Piccoli nei ruoli principali.
Il fondo si compone inoltre delle opere realizzate per la RAI: Diario di un maestro (1973), Quando la scuola cambia (1980), Hong Kong (1980), La Sicilia rivisitata (1981), Un carnevale per Venezia (1983) ed In Calabria (1993). Le ultime opere del fondo comprendono: Dedicato ad Antonino Uccello (2003) e Il mondo perduto. I cortometraggi di Vittorio De Seta 1954-1959, edizione digitale restaurata.