Tutti i cittadini sono uguali senza distinzione di lingua (seconda puntata)
Lavorare insieme non stanca (terza puntata)
I diversi (quarta puntata)
EDZ - Edizione/versione:
Versione televisiva in quattro puntate
REG - Regia:
Vittorio De Seta
LNG - Lingua:
Italiano
PLG - Luogo di produzione:
Italia
PRD - Produttore:
Piero Di Domenico
CSP - Casa di produzione:
Lori Film s.r.l. per la RAI Radiotelevisione italiana
PRA - Anno di produzione:
1978
DRT - Durata:
240'
CRM - Cromatismo:
Colore
AUD - Audio:
Sonoro
SNS - Sinossi:
Si tratta di un’inchiesta televisiva in quattro puntate, le prime tre Partire dal bambino, Tutti i cittadini sono uguali senza distinzione di lingua, Lavorare insieme non stanca sono state trasmesse nei giorni 10, 17 e 24 aprile del 1979. La quarta puntata, I diversi, è andata in onda successivamente all’interno del programma Sapere 2000. Nell’archivio della Filmoteca manca il terzo episodio, Lavorare insieme non stanca.
Il regista indaga in giro per l'Italia sull'effettiva prospettiva di una scuola diversa. Il film è quasi una risposta a tutti quegli insegnanti ""conservatori"" che avevano tacciato di falsità il protagonista di Diario di un maestro.
Nel primo episodio il regista riporta l’esperienza del maestro Mario Lodi, in un paesino in provincia di Cremona, che per le sue lezioni prende sempre spunto dagli interessi spontanei dei bambini.
Il maestro Mario Lodi, in bicicletta, pedala nella nebbia verso la scuola, nella bassa Padania, tra le città di Mantova e Cremona. Il regista si concentra sull`esperienza di questo grande educatore per metter a fuoco i suoi innovativi principi didattici. Le parole dell’insegnante, sono alternate alle riprese effettuate in una classe IV della scuola elementare.
L`apprendimento, secondo Lodi, parte dal bambino, dal suo mondo, da ciò che conosce e gli è caro, quindi è necessario associare qualsiasi materia, con la vita di tutti i giorni. Straordinaria è la lezione di educazione sessuale messa in atto da uno di quei maestri di vita che Lodi coinvolge chiamando in aula un contadino con una coppia di rospi in amore.
Significativa l’affermazione di Mario Lodi: Non dimenticate che davanti al maestro e alla maestra passa sempre il futuro. Non solo quello della scuola, ma quello di un intero Paese: che ha alla sua base un testo fondamentale e ricchissimo, la Costituzione, che può essere il vostro primo strumento di lavoro.
Il secondo episodio, Tutti i cittadini sono uguali senza distinzione di lingua (come recita la Costituzione), è dedicato alla figura del maestro Carmine De Padova che insegna a San Marzano di San Giuseppe, dove vive una numerosa comunità di albanesi. Il maestro, consapevole della necessità di mantenere e valorizzare la lingua e la cultura albanese, avvia un un programma di regole per codificare la lingua arbereshe, parlata a San Marzano, diversa dall’Albanese d’origine e che esiste solo in forma orale. Il progetto prevede inoltre la ricerca sulle musiche e sulle danze tradizionali. Vi partecipano bambini ed anziani che s’incontrano oltre che a scuola anche a casa del maestro. L’effetto di questo metodo di insegnamento è sorprendente: la comunità albanese, tradizionalmente affetta da un senso di inferiorità, è fiera portatrice di valori e conoscenze che, tramite spettacoli organizzati in altri paesi, verranno trasmessi all`esterno.
La rilevanza da un punto di vista pedagogico dell`intervento di De Padova, è sottolineata dalle interviste al professore Tullio De Mauro.
Il terzo episodio, Lavorare insieme non stanca, illustra il lavoro pedagogico della maestra Caterina Foschi Pini. Il documentario è girato in una scuola sperimentale del quartiere periferico Gorla di Milano. Qui i bambini condividono ogni giorno le varie esperienze vissute e svolgono svariate attività pratiche.
I diversi, quarto episodio, è dedicato al rapporto tra scuola ed alunni portatori di handicap. Quattro bambini raccontano la loro esperienza di integrazione presso una scuola pubblica della provincia di Lecce. Fino agli anni ’60 i percorsi riabilitativi erano affidati ad istituti e centri medico-psico-pedagogici specifici. Nel decennio successivo, grazie all’iniziativa di comitati composti da genitori, i centri-lager vengono svuotati ed i bambini, assistiti da volontari e personale specializzato, inseriti presso le scuole pubbliche.