Documentario dedicato alla festa di Sant’Alfio, Cirino e Filadelfio, i tre fratelli martiri morti a Lentini nel 253 d.C. e patroni di Trecastangni, paesino alle falde dell’Etna. Il regista definisce questa festa popolare come la più folcloristica di tutta la provincia etnea. Servendosi anche di immagini di repertorio, evidenzia la relazione tra fede e superstizione. Seguono immagini molto forti: una donna partendo dall’ingresso della chiesa, raggiunge l’altare trascinandosi a terra e lambendo il pavimento con la bocca. Poi è la volta dei nuri (i nudi), i pellegrini devoti che la sera della vigilia partono da Catania e dalle zone limitrofe per raggiungere il santuario di Trecastagni. Nel documentario si vedono correre come invasati, coperti solo da braghe bianche, mentre portano delle pesanti candele votive sulle braccia, la cui cera bollente cola sulle loro spalle nude. La festa ha momenti clamorosi ed assordanti: la banda del paese, la corsa dei cavalli, il mercatino, i giochi d'artificio.