Una nuova dimensione è un servizio sulle raffinerie di Priolo, in provincia di Siracusa, di cui vengono evidenziate le misure antinfortunistiche a tutela dei lavoratori. Il regista sceglie alcune immagini di un suo precedente documentario, Zolfara del 1947, per contrapporre le condizioni disumane degli operai di un tempo al nuovo modello improntato sulla sicurezza del lavoro.
Ne Una ricchezza da difendere il regista sceglie la bellezza di una giovane donna per presentare una delle eccellenze di Sicilia: le succulente arance.
Il frutto potrebbe rappresentare per la Sicilia la più considerevole delle ricchezze, se solo si riuscisse a realizzare una vera e propria industrializzazione della produzione ed un incremento dei consumi interni. Il servizio prosegue con una serie di macchiette interpretate tutte da Tuccio Musumeci: dallo scozzese parsimonioso, che conserva un’arancia dentro uno scrigno, insieme a dei gioielli, al russo in mezzo alla neve, al tedesco parodisticamente nazista con baffetti hitleriani. Tutti gli europei, ci spiega il documentario, mangiano più arance dei siciliani, il problema sta nel processo di marketing assai carente. Chiosa del servizio due scenette ambientate alla fiera di piazza Carlo Alberto a Catania.
Nell’ultimo servizio, Calcio follia, la scena si apre con uno sketch ambientato in un bar, dove due tifosi di calcio, rispettivamente della squadra del Palermo e del Catania, discutono animatamente. Si discute in termini comparativi della retribuzione certamente più copiosa di un giocatore di calcio della squadra del Catania e quella invece, decisamente più esigua, di un professore di liceo. Seguono scene tratte da una partita di calcio giocata allo Stadio Cimbali di Catania. Il regista è consapevole di come abbia avuto inizio un’era in cui il valore umano sia stabilito dalla popolarità e dal guadagno, ma riconosce al calcio il carattere di grande spettacolo in grado di promuovere lo sport.