Un paradiso per Bacco si apre con immagini di una vendemmia, La fase successiva mostra la pigiatura dell’uva praticata ancora in maniera tradizionale, a piedi nudi. Un gruppo di contadini mentre pigia i grappoli, intona canzoni dialettali giocose e alquanto scurrili, mentre un prete (interpretato da Tuccio Musumeci), legge il breviario.
Il racconto prosegue proponendo il confronto tra il palmento tradizionale e la produzione industriale di vino, ma evidenziando come malgrado i processi di produzione siano cambiati, la qualità sia la stessa. Il vino resta l'ultimo dono degli dei pagani agli uomini.
Il finale è affidato ai pupazzi ideati dal regista, nelle vesti di due visionari, un po' alticci ma carichi di simpatia.
In Uno contro tutti e viceversa si affronta il tema del traffico automobilistico a Catania attraverso gag comiche, in un dialetto alquanto colorito.
Ne Gli aquiloni del lago il regista ci presenta il lago di Pergusa, in provincia di Enna, come il perfetto campo di gara per lo sci acquatico. Uno sciatore sfiora la supercifie dell’acqua avvolto da alti schizzi, regalando agli spettatori uno spettacolo assai suggestivo. Saitta conclude con un invito alle istituzioni affinchè venga dato maggiore sostegno agli sport che sono in grado di riqualificare e di accrescere culturalmente i siciliani.
