All’alba, partendo da Ganzirri (Messina) a bordo del ‘luntro’, la barca a remi da secoli utilizzata per la pesca del pesce spada, inizia la giornata di padron Simone e dei suoi uomini. L’antenniere con le sue grida, dall’alto di una feluca, guida l’inseguimento della preda che, una volta arpionata e portata sull'imbarcazione, viene divisa tra i pescatori prima di ripartire per una nuova caccia. Praticata da duemila anni nello stretto di Messina con la medesima tecnica, ormai quasi estinta, la caccia assume la fisionomia di una cavalleresca competizione tra l’uomo e il pesce. L’attesa sul mare, la foga e lo strenuo inseguimento, il colpo di arpione sono immagini straordinarie, rese affascinanti dall’audio in presa diretta.
Si tratta di un’opera antesignana de “Lu tempu di li pisci spata” che Vittorio De Seta realizzerà nel 1954.