Il film si apre con la veduta del monte dalla finestra di un’abitazione. Ammiriamo il panorama della città dominata dal massiccio, una presenza costante, uno degli emblemi di Palermo. Si sale a Monte Pellegrino attraversando i viali della Favorita, tra alberi, fiori e fichidindia. All’ombra dei pini vi è un camping per stranieri. La strada sinuosa si inerpica offrendo la veduta sul golfo di Mondello. Tra le rocce ogni tanto appare un cacciatore.
Nelle caverne nascoste sui fianchi della montagna abitarono uomini dell’età preistorica, come hanno rivelato i reperti e le incisioni rupestri, i famosi Graffiti dell’Addaura.
In un’altra grotta del monte, diventata santuario, visse e morì da eremita Santa Rosalia. Espressione di devozione sono gli ex voto e le offerte che affollano la chiesa e l’opera di un artista di strada che col gesso realizza l’immagine della Santa.
Le ultime immagini offrono la suggestiva veduta del monte celebrato da Goethe, al tramonto, mentre al porto di Palermo i pescatori piegano le reti.