Sulla costa tirrenica, di fronte le isole Eolie, sorge San Marco D’Alunzio, l’antica Haluntium. All’alba le strade deserte del paese sono percorse da donne dirette al lavoro. Nelle case rimangono le figlie a badare ai bambini.
Le donne escono dall’abitato, passano dinanzi all’antica chiesa dell’Aracoeli, ai resti del tempio ellenico di Ercole, poi chiesa consacrata al Cristo; uscendo dal paese c’è la cava di marmo e la nuova scuola, edificata con le pietre trasportate da loro stesse. Sono dirette al greto del torrente Rosmarino dove, insieme a uomini e donne di altri borghi vicini, liberano il terreno dai sassi per consentire la coltivazione degli agrumi. Il materiale adatto alle costruzioni viene caricato sui carri, le pietre più grosse vengono trasportate sul capo dalle portatrici fino al margine del greto. Sul ponte ferroviario sopra il torrente passa un treno.
Otto ore al giorno di lavoro faticoso, specie nelle ore più calde e rischioso per gli occhi, poiché dai massi spezzati dallo spaccapietre piovono schegge. lle 12 il lavoro si arresta per la colazione, si consuma quel che si è portato da casa, seduti sui sassi. Due giovani innamorati siedono accanto. Il treno che passa fischiando è l’unico elemento di un mondo moderno. Dopo la pausa si torna al lavoro.
